Vini che racchiudono in sé la potenza affascinante dei vulcani. La Cooperativa Agricola La Guardiense è riuscita a imbottigliare trentamila anni di storia nella sua nuova linea Anima Lavica, sempre all’interno del progetto Janare, ottenendo rapidamente un grande successo e apprezzamento.
La zona è quella della Valle Telesina, nella parte ovest del beneventano, una zona priva di vulcani ma con un terreno sorprendentemente ricco di ignimbrite: merito della super esplosione dei Campi Flegrei circa trenta millenni orsono, capace di trasportare lapilli e minerali magmatici anche nell’area che da Castelvere giunge a San Lorenzello. E di dar così vita ai vini di Anima Lavica.
“Questo progetto è nato un po’ per caso – ha spiegato Marco Giulioli, Head Oenologist de La Guardiense –, quando circa tre anni fa ho ritrovato una mappa di zonazione dei suoli della valle Telesina stilata tra fine anni Novanta e inizio anni Duemila. È stato come trovare un tesoro: la frammentazione dei suoli e il lato vulcanico ben delineato mi hanno fatto capire che bisognava cogliere quest’opportunità. Insieme all’azienda abbiamo valorizzato questi terreni e le loro straordinarie differenze. Il suolo vulcanico trasmette la sua forte identità a uve e vini, rendendoli riconoscibili e ben definiti. Inoltre, ci ha permesso di sfruttare la sua natura comunicativa per diffondere la linea Anima Lavica: l’interesse intorno ai vini vulcanici è enorme e il lavoro fatto dalla cooperativa è stato sorprendente per la resa finale, non tanto per l’ottima qualità ma piuttosto per l’apprezzamento che ne è derivato e che non accenna a calare. Il successo di questi vini si tocca con mano ed è un valore aggiunto per noi”.
Due bottiglie uniche e da cui sprigiona l’energia più pura e primordiale del sottosuolo, e che hanno già incantato e conquistato i palati romani e milanesi, nei due eventi in cui La Guardiense ha esportato i profumi e i sapori di Guardia Sanframondi.
Le bollicine dello Spumante Brut di Falanghina Anima Lavica, con il loro colore giallo paglierino lambito da riflessi verdi e con i sentori floreali di zagara completati da nuance pietra focaia e lieviti, sono ideali per l’aperitivo ma anche da utilizzare a tutto pasto, insieme ad antipasti, primi o secondi di pesce o carni bianche. Il sapore di questo spumante è elegante, sapido, morbido e molto persistente.
Il Falanghina “Anima Lavica” 2021, Falanghina del Sannio DOP porta con sé delle note di ginestra e tiglio e delle sfumature agrumate che ben si sposano con dei piatti a base di pesce o verdure e che esaltano oltremodo la mozzarella di bufala campana e i formaggi a pasta molle. Anima Lavica è solo l’ultima linea lanciata nel progetto Janare, che fonda la propria brand identity sulla tradizione misterica ed esoterica beneventana, quella delle streghe “janare” che si dice popolino i boschi e i campi di una zona così feconda.