La La Gift List, i nostri migliori consigli per Natale

Se anche voi arrivate affamati a questo Natale, non potete perdere le nostre dritte da mettere sulla tavola delle feste e da regalare ad amici e parenti. Preparate i calici e tirate fuori il servizio buono, è in arrivo la nostra Gift List da leccarsi i baffi!

Rirò

Ideale per il momento delle feste, Rirò è un ottimo compromesso tra chi preferisce a tavola un Toscano Rosso IGT e chi desidera un cocktail creativo. Ottimo come base nella mixology, con ghiaccio, una foglia di menta e una fetta d’arancia, Rirò è versatile e anticonvenzionale.

Amaro Formidabile

Formidabile è più di un semplice amaro: è un viaggio sensoriale che sorprende ad ogni sorso, un’esperienza autentica che appaga i palati più esigenti. Consigliato come idea regalo per chiunque ami i sapori e i profumi della tradizione, l‘Amaro Formidabile si arricchisce del tocco unico del suo ideatore, il liquorista Armando Bomba, che ha integrato la sua esperienza anche nell’arte della profumeria. Ne esce un amaro avvolgente grazie alle 14 botaniche aromatiche e officinali. Accanto a note di fave di cacao tostate e anice, spiccano la china rossa, il rabarbaro, la rosa damascata, l’assenzio romano, la genziana, le scorze di arancia amara e la bardana. Il suo aroma risulta, così, agrumato e leggermente affumicato.

Poggio della Dogana, Romagna DOCG Albana Secco “Farfarello”

L’abbiamo scoperto durante una degustazione online di tutti i vini di Aldo Paolo Rametta che, insieme a una squadra di professionisti, hanno ristrutturato il progetto enologico e imprenditoriale in chiave altamente qualitativa sostenibile sia per Poggio della Dogana, che per Ronchi di Castelluccio, azienda quest’ultima acquisita nel 2020. ​L’abbiamo scelto tra tutti perché il Romagna DOCG Albana Secco “Farfarello” è un bianco di grande piacevolezza, che esce dagli standard della regione, scelta ideale, che unisce tradizione, territorio e innovazione. Questo vino è prodotto da un unico vigneto di circa 20 anni, situato nel comune di Brisighella, una zona particolarmente vocata per la viticoltura. Il terreno, composto da sabbie color ocra, conferisce al vino una spiccata sapidità in bocca.

Un bianco dalle decise caratteristiche organolettiche, col un colore quasi dorato che fa presagire un naso particolarmente interessante di spezie dolci, soffi eterei e minerali, su trama di frutta succosa gialla e qualche agrume tropicale. Il sorso è coerente al naso, con bella struttura, buona eleganza e durata. Un vino che per questo Natale potreste abbinare con una faraona ai mandarini cinesi o con una pasta alla bottarga di muggine.

Rosset Terroir – Sopraquota 900 annata 2022

In zona Cesarini, a una manciata di giorni dalla fine del 2024, questo bianco valdostano si aggiudica il personalissimo premio come “vino emozionante dell’anno“, almeno per chi scrive, ossia la da sempre bianchista Giordana Talamona. Scoperto in una recente verticale milanese, dove abbiamo assaggiato dalla 2020 alla 2022, questo vino – è proprio il caso di dire – ha toccato vette altissime, grazie a una tecnica unica nel suo genere. Le uve di Petite Arvine, vitigno autoctono della regione, vengono trattate con una combinazione di tecniche, che prevedono l’uso di anfora con macerazione sulle bucce (1 anno!), orcio, legno e acciaio, dando vita a un vino di grande complessità e singolarità.

L’annata 2022 è quella che ci ha fatto innamorare per quei profumi di mandarino, timo, ricordi di mimosa e spezie a pioggia, che cambiano nel calice istante dopo istante. La bocca è ampia, voluttuosa, con buona sapidità e spalla acida che chiama un sorso dopo l’altro. Elegantissimo e lunghissimo, i superlativi vengono quanto mai spontanei per questo bianco che, alla cieca, potrebbe rivaleggiare con bianchi ben più noti. Per queste feste regalatevene una cassa intera e dimenticatevela in cantina: saprà evolvere per almeno 10 anni, se ben conservato. Quelli ansiosi, incapaci di trattenersi, come la sottoscritta, possono provarlo con dei tajarin al tartufo bianco o dei ravioli di vitello in salsa di zafferano, ossia piatti dall’intensa aromaticità, capaci di reggere il confronto con questo grande vino.

L’Amaro di Quartiere – Santa Croce

Un amaro che di amaro ha poco, puntando sulla rotondità e sui profumi, caratteristiche però che lo rendono adatto anche ai semplici curiosi. Amaro di Quartiere è declinato in 4 versioni dedicate ai quartieri storici fiorentini (Santa Croce, Santa Maria Novella, Santo Spirito, San Giovanni). La sua caratteristica è la storia a cui si “aggancia”, ovvero quella dei quartieri del Calcio Storico fiorentino. Il packaging è ricercato: la vecchia bottiglia da farmacista. Li abbiamo assaggiati tutti e abbiamo scelto quello di Santa Croce, perché è più fedele all’aspettativa di un prodotto che appunto si definisce amaro. Divertente, sicuramente un ottima idea regalo per i fiorentini affezionati al calcio storico, e per chi si vuole portare a casa un pezzettino della città rinascimentale attraverso colori e immagini.

Champagne Veuve Doussot Ultra Pinot Blanc

Una sfida audace quella di affiancare il concetto di Champagne al un 100% Pinot Bianco. Ventiquattro mesi sui lieviti da cui nasce un vino espressivo, floreale, sapido, con una bollicina soffice. Il packaging è pure audace, giovane, come anche la fascia di prezzo che è ben sotto i 2 zeri. Consigliato soprattutto per togliersi lo sfizio di stappare una bolla francese per le feste, smart ed elegante.

Torrette Valle d’Aosta DOP 2018 – La Source

Una chicca, perchè questa regione raggiunge di rado scaffali lontani dai suoi confini per l’esigua quantità di vigenti e di vini. Torrette Valle d’Aosta DOP 2018 della cantina La Source ci ha prima incuriosito e poi convinto. Un rosso a base di Petit Rouge, profumato, con piccola frutta rossa e fiori viola in testa, sapido, senza tergiversare troppo sul palato, lasciando la piacevole sensazione di nettare. Ricercato e raro.

Giovè 2021 Toscana Rosso IGT – Gagiablu

Un progetto recente quello di Gagiablu, che dalla Maremma propone un Sangiovese Toscana IGT altrettanto ‘recente’, al passo con i nuovi stili di consumo: bevibilità e personalità. Solo acciaio per questo rosso con ciliegia in testa, note di pura terra e tabacco. Il tannino è pacato, fresco, piacevole. Pieno e con zero spigoli da vitigno tipico toscano.

Puntay Sauvignon Alto Adige DOC 2022 – Erste+Neue

Un Sauvignon Blanc elegante, verticale e con una persistenza regalato dal passaggio in botte grande, che enfatizza il profilo aromatico tradizionale anziché modificarne l’identità. Il contributo del legno si percepisce soprattutto nella parte centrale del sorso, quando il vino si sofferma in maniera vellutata. Un vino facile da bere per qualsiasi tipo di consumatore, sia per l’iscritto al club dei Sauvignon Blanc addicted, sia per chi gradisce un bianco per allietare un aperitivo o un momento conviviale.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright LA LA WINE

Questo articolo è stato scritto da esseri umani

Alcune immagini sono state prodotte dall’AI