Il profumo dell’espresso italiano si è fatto ambasciatore di talento, dedizione e cultura del gusto. E ha il volto sorridente di Giulia Ruscelli, 32 anni, barista di Forlì, incoronata miglior barista dell’espresso italiano al mondo al termine della finale internazionale di Espresso Italiano Champion 2025, svoltasi il 19 ottobre a Host Milano presso lo stand La San Marco.
Una vittoria che profuma di eccellenza e passione, simbolo di una generazione di giovani professionisti che coniugano tecnica, estetica e cultura del caffè.
Una finale mondiale nel segno dell’Italia
Ruscelli ha conquistato la giuria con una miscela Mokador, nella sfida che l’ha vista competere con Akiko Uchida (Giappone), Yun Yong Seok (Corea del Sud) e John Benjie De Galicia (Filippine, selezione interna di Essse Caffè). Una competizione serrata, valutata su rigidi parametri sensoriali e tecnici dettati dall’Istituto Espresso Italiano (IEI).
“IEI da oltre 25 anni rappresenta l’Espresso Italiano all’interno della filiera – ha dichiarato il presidente Alessandro Borea – ed è motivo di grande soddisfazione vedere come formazione, ricerca e cultura dell’espresso rimangano temi centrali. Siamo felici che a vincere sia una giovane donna: la presenza femminile nella caffetteria italiana è oggi imprescindibile, su tutta la filiera”.

La campionessa: cuore romagnolo e mano d’artista
Professionista da 14 anni, Giulia Ruscelli lavora al Lovo Bar e Pasticceria di Forlì. Da quattro anni si dedica alla latte art, una disciplina che trasforma il cappuccino in gesto creativo e segno d’identità.
A giugno si era già aggiudicata il titolo nazionale a Conegliano Veneto, preludio alla conquista del titolo mondiale.
“Sono felicissima di questa vittoria – ha raccontato emozionata –. Dopo i campionati italiani ho deciso di credere un po’ di più nelle mie capacità. Devo molto ai miei coach Daniele e Marco di Mokador, che mi hanno accompagnata in un percorso di crescita tecnica e personale. E naturalmente alla mia famiglia e ai miei colleghi, che ogni giorno condividono con me la passione per questo mestiere.”
L’arte dell’espresso: precisione e poesia
L’Espresso Italiano Champion non è solo una gara, ma un vero laboratorio di cultura del caffè.
Ogni barista deve saper tradurre in pochi millilitri l’anima dell’espresso perfetto: 25 millilitri di equilibrio, crema densa color nocciola, aroma persistente con note di fiori, frutta, cioccolato e pane tostato.
Nel cappuccino, il giudizio si sposta sulla consistenza della crema, sulla lucentezza del latte e sul bilanciamento tra dolcezza e amaro: una sinfonia di precisione e sensibilità sensoriale.

Formazione e futuro del mestiere
Anche quest’anno il vincitore riceve una borsa di studio da investire in attività formative, in collaborazione con l’IEI.
Un messaggio chiaro: la qualità nasce dalla formazione continua, non solo per i giovani baristi, ma per tutti gli operatori della filiera che vogliono mantenere alta la bandiera dell’espresso italiano nel mondo.
Il valore culturale dell’espresso italiano
L’Istituto Espresso Italiano, che oggi riunisce 37 aziende tra torrefattori, costruttori di macchine e realtà della filiera (per un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro), tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità.
La gara internazionale è la dimostrazione concreta di come il caffè non sia soltanto una bevanda, ma un patrimonio identitario, un linguaggio che racconta il saper fare, l’artigianalità e la passione made in Italy.
Caffè, simbolo enogastronomico italiano
L’espresso non è solo rito quotidiano, ma narrazione enogastronomica. Dalla miscela alla macchina, dal gesto al servizio, racchiude la stessa attenzione che in Italia si riserva al vino o alla cucina d’autore.
È il punto d’incontro tra scienza e sensibilità, tra la torrefazione e la mano del barista, che diventa interprete di un’arte antica e in continua evoluzione.
Giulia Ruscelli, con la sua determinazione e la sua grazia, incarna oggi una nuova generazione di professionisti del gusto: curiosi, tecnici e profondamente legati al territorio.
Un sorso di futuro per l’espresso italiano, che continua a raccontare al mondo la storia di un Paese capace di trasformare anche un semplice caffè in un capolavoro di cultura e passione.
