La Salsa Pearà di Maria Callas

di Barbara Amoroso Donatti

Chi ha detto che a Maria Callas non piacesse la cucina? La Soprano Raina Kabaivanska ha raccontato esattamente il contrario durante Artigianato e Palazzo 2023, la manifestazione che riunisce artigianato artistico e cultura tra le mura del Giardino Corsini a Firenze.

Kabaivanska, mentre chef Guido Mori dell’Università della Cucina Italiana preparava in diretta la Salsa Pearà di Maria Callas, ha condotto un delicato ed emozionate racconto personale costellato di vividi ricordi.

“Ho studiato pianoforte da quando avevo sei anni e cantavo tutto quello che suonavo. Cantavo nei cori e vincevo borse di studio, e a 19 anni ne ho vinta una per il teatro Bolshoi di Mosca. Dissi di non voler andare a Mosca, facendo di fatto una bestemmia in un paese comunista. Un giorno, sento per radio una voce che canta Verdi, Bellini e altri compositori. Quello che sentii non era una voce umana da quanto era meravigliosa. Alla fine della trasmissione radiofonica qualcuno parla di Martini & Rossi, perciò concludo che la voce divina che ho sentito cantare, sia di Martini & Rossi. Vado dal ‘grande capo’ e chiedo di convertire la mia borsa di studio per Mosca, in una borsa di studio per l’Italia. Non potete immaginare quanto sia stato difficile riuscire parlare con il grande capo: facevano di tutto per scoraggiarmi.

“L’ho avuta vinta, sono riuscita a parlargli e a dirgli ‘Voglio andare in Italia perché lì si canta bene’. Dopo pochi giorni mi trovavo sulla panchina di legno di terza classe dell’Orient Express con due valigie: una di abiti e l’altra di salami e formaggi, perché nella Bulgaria comunista si soffriva la fame, e mia madre mi aveva riempito di cibo. A Milano incontro la maestra Fumagalli, una donna onesta e meravigliosa, e visto che parliamo di cibo, faceva un risotto alla milanese speciale. Un giorno le dissi che volevo fare il concorso per entrare alla Scala, e lei mi rispose che servivano raccomandazioni e io non le avevo. Io insisto e dopo quattro mesi canto alla Scala di Milano. Ho cantato per 57 anni e dopo 400 Madame Butterfly, ho detto basta. Oggi mi dedico alla mia fondazione che aiuta i giovani ad intraprendere la carriera canora, perché ricordo quanto è stata dura per me”.

Raina Kabaivanska con Maria Callas – Vespri siciliani, Torino 1973

Raina Kabaivanska ha 88 anni e mezzo come ha tenuto a precisare, una donna elegante e delicata, che nella lentezza del suo racconto sull’incontro con Maria Callas, ci ha sedotto con pezzo di storia mondiale.

L’incontro è continuato sfatando il mito del cattivo rapporto col cibo della divina, grazie a Barbara Carbone, autrice del ricettario segreto di Maria Callas. Quando la divina arrivò in Italia sposata a Giovanni Battista Meneghini, ha spiegato Carbone, si avvicinò alla cucina.

Maria Callas non aveva delle ricette sue, ma raccoglieva numerosi foglietti su cui annotava le ricette di altri cuochi, magari assaggiate nei loro ristoranti. Spesso i risultati non erano quelli sperati, ma ci riprovava sempre. Maria Callas amava la carne cruda e i gelati, i dolci fatti in casa, e amava cucinare per il marito. Si dice che la cucina le desse il calore umano che gli era mancato nella vita. Ma quando perse la voce, la sua passione si spense, come anche l’appetito.

Quella della ricetta della Salsa Pearà è stato solo un assist per raccontare un pezzo di storia, perché è vero che Maria Callas perse la voce, ma come aveva previsto la sua amica Soprano, è rimasta nell’olimpo delle divinità, attraversando il tempo, e il fatto che oggi parliamo ancora di lei come tale, lo conferma.

Tornando alle ricette, il bignè ispirato alla cucina della Callas, si è difeso in quanto a divinità. Profumo di peperone fresco e una crema delicata adagiati su un elegante piatto come da tradizione per Artigianato e Palazzo. Mentre questa meravigliosa donna di quasi 90 anni ci ha portato con lei in un pezzo di storia europea e mondiale, il profumo della Salsa Pearà preparato dal chef Mori, ha deliziato i nostri sensi. Nuovamente cibo e vino diventano un fil rouge per raccontare storie e accendere emozioni.