Lo sapete che ogni mese in Italia la parola zenzero viene cercata su Google 400 mila volte? Per questo nel 2019 lo zenzero è stato inserito nel Paniere ISTAT dei beni di consumo più diffusi nel nostro Paese.

Quando abbiamo intercettato l’iconico vasetto Fabbri declinato per lo Zingiber officinale (pianta dello zenzero), non potevamo non raccontarvelo.
Di origine asiatica, viene consumato da 3.000 anni e si vocifera che il celebre omino pan di zenzero, il biscotto regale, sia stato inventato dalla regina Elisabetta I (XVI secolo) e nel Medioevo era così ricercata come spezia da essere merce di scambio: 1 kg di zenzero per una pecora.
Pianta asiatica sacra, grazie a proprietà benefiche e officinali, era usata dagli antichi sacerdoti nei riti propiziatori, e in giapponese significa “meraviglia dell’universo”.
Arrivato in Europa grazie ad Alessandro Magno, lo zenzero fu utilizzato subito come conservante alimentare. Greci e romani lo utilizzarono per aromatizzare i cibi, Plinio il Vecchio lo consigliava come digestivo, il medico Discoride per calmare i dolori di stomaco, Pitagora come antidoto al morso di serpente, ed è citato persino nel Corano.
Come consumarlo? La radice è nota per le sue proprietà “brucia grassi”: 100 gr di zenzero contengono 0,8 grammi di grassi.
Ma dato che una cosa che fa bene, non dà maggiori benefici se consumata in eccesso, esiste un range giornaliero: 10-30 g. Dato che per godere del suo sapore piccante e fresco ne basta un pizzico, non temete di superare la dose.
Dopo essere stati sedotti dalla sua storia, scoprire la versione made in Italy edita da Fabbri nell’elegante e iconico vasetto declinato apposta per lui, ha accresciuto la nostra voglia di incrementarne l’utilizzo in cucina e dato che ci chiamiamo La La Wine, anche nei drinks.

Abbiamo sfogliato il ricettario creato dall’azienda bolognese insieme alla cuoca fondatrice di Giallo Zafferano Sonia Peronaci, per sperimentare un cocktail (Spritz rivisitato), un mocktail (Lemonade) e una ricetta (caprino con pistacchi) dove impiegare la ‘meraviglia dell’universo’ in “drink pairing”. E che Zingiber sia.





