IV Edizione di Spumantitalia: focus sulla cultura e qualità delle bollicine made in Italy

Una quattro giorni culturale sul mondo della spumantistica italiana, che ha
certamente vinto per la qualità dei Talk Show e delle Masterclass. E’ questo il
bilancio della IV edizione Spumantitalia, il Festival che si è
tenuto a Garda dal 10 a lunedì 13 giugno.
Tra i Talk Show più interessanti, quello di Vincenzo Russo, Professore di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano, che si è focalizzato su come il vino possa cambiare attraverso la stimolazione della musica, in particolare quella di Mozart. Una suggestione che aveva già affrontato, proprio con Russo e altri ospiti, il programma satirico e di approfondimento Le Iene.
Quattro mediamente le Masterclass al giorno, per un totale di oltre 120 etichette in degustazione, che dimostrato come il tricolore delle bollicine italiane sventola su ogni regione e i vitigni autoctoni saranno una sorpresa per tutti nel prossimo futuro. Tra le più interessanti quelle condotte da Sissi Baratella e Mattia Vezzola, sugli spumanti rosé, e quella di Erika Mantovan e Gianni Menotti sugli old sparkling wine con un focus sulla loro evoluzione gusto-olfattiva.
È stato un momento di festa per tutti, suggellato da un grande interesse collettivo anche da parte degli oltre 30 equipaggi di Ferrari che hanno popolato il comune di Garda con le loro automobili.
In cantiere già la prossima edizione, con una formula tutta nuova, che valorizzi ancora di più la didattica e la cultura delle bollicine, vero punto di forza del Festival.
“Mi ritengo soddisfatto” è il commento di Andrea Zanfi, ideatore e direttore del Festival, che non le manda a dire neppure alla stampa. “Il valore aggiunto? Sono le oltre 500 persone presenti agli eventi culturali organizzati in presenza con figure di primo piano a livello nazionale. La nota negativa? Forse la poca partecipazione da parte della stampa: ciò ci fa riflettere sulle prospettive di collaborazione future. Il punto di forza del Festival è sempre e comunque saper coniugare le numerosissime e poliedriche sfaccettature del panorama spumantistico italiano, creando un’atmosfera estremamente entusiasta e un clima di speranza e ripartenza”.