Freschi, profumati, versatili e internazionali. In redazione non abbiamo preferenza se rosso o bianco o rosa, purché siano vini… ottimi! Ecco la nostra White La La Wine Selection che passa da Santorini, tocca il cocciopesto per divertirvi col calice in mano in un viaggio dei sensi e della testa. Se invece amate i rossi non perdete la nostra selezione natalizia.
“V” Toscana Igt 2020 – Le Palaie
V. come Viognier o come Vittoria, per un bianco che conquista per la finezza e la freschezza di beva. Profumi di fiori gialli delicatissimi, soffi di erbe aromatiche e qualche intensa nota tropicale per un Viognier snello, immediato, ma di struttura, che piace proprio per questa doppia veste non scontata. Acidità e struttura fanno presagire una meravigliosa potenzialità di evoluzione in bottiglia. Anche per questo V è un vino che vince!
Abbinamento: andate su accostamenti non scontati, questo vino saprà ripagarvi per complessiva e struttura. Provatelo coi formaggi di media stagionatura e primi piatti a base di bottarga di muggine.

Abruzzo Pecorino Dop 2019 – Cantina Tollo
Colore paglierino luminoso. Il naso incanta per ritmo e complessità da cui emergono note di frutta a polpa bianca, lime, erbe officinali e spezie. Al palato colpisce per la sapidità piacevole, il sorso agile e la pronta beva. Buona la lunghezza gustativa.
Abbinamento: un paella alla valenciana o una tartare di pesce spada all’arancia. Con questo vino potete divertirvi con portate diametralmente opposte.

Custodia Custoza Superiore Doc 2019 – Cantina di Custoza
Giallo paglierino con lampi dorati. Naso accattivante di frutta tropicale e pesche tabacchiere, su trama minerale. Sorso appagante, pieno, sapido e lungo. Affina in tini di rovere per 3 mesi più 4 mesi in bottiglia. Uvaggio di Trebbiano Toscano, Tocai Friulano, Garganega e Incrocio Manzoni.
Abbinamento: involtini di pasce spada.

Mimesi Igt Costa Toscana Vermentino 2020 – Tenuta di Ghizzano
Potremmo affascinarvi parlando del suo affinamento in cocciopesto (lo sappiamo che state già googlelando di cosa si tratta) ma preferiremmo che lo sceglieste sullo scaffale per la sua trama vellutata in bocca. Solo 1215 bottiglie prodotte, quindi chissà se avrete la fortuna di essere tra coloro che potranno parlarne e/o postarlo su Instagram. Certo è che la sua persistenza in bocca accompagnata dai profumi del Vermentino come ce lo ricordiamo, regala un’esperienza rara.
Abbinamento: servitelo fresco e meditate, meditate, meditate… se poi avete proprio fame, con i suoi 13° alcolici potete abbinarlo a formaggi a pasta molle, carni bianche non troppo elaborate, pesce dalla carne grassa o, udite udite, ostriche.

Cuvee Monsignori Assyrtico 2018 – Argiros Estate
Eletto miglior vino greco 2018, è una bella occasione per fare esperienza di un vitigno e di un vino che non trovate proprio ovunque. Questo vino fresco, profumato, equilibrato, testimonia che i padri greci non sapevano fare il vino solo millenni orsono con tecniche che in modo più o meno esotico oggi indaghiamo sopra e sotto in mare (Arrighi docet) bensì lo sanno fare anche oggi. E quando non eccedono con il legno, competono con i nostri.
Abbinamento: noi lo abbiamo affiancato a salumi e primi toscani. Se non eccedete con sale e acidità, potete sbizzarrirvi a sperimentare.

Solaris Igt Vigneti delle Dolomiti 2019 – Terre del Lagorai
Vi segnaliamo due aspetti: il primo, il progetto Terre del Lagorai, un gruppo di piccoli produttori trentini che anzichè conferire le uve hanno deciso di restituire fregio vitivinicolo a questa zona; il secondo, la scelta di impiantare un vitigno resistente (PIWI), il Solaris, in previsione del cambiamento climatico sempre più pressante. Noi abbiamo assaggiato l’annata 2019 e vi diciamo che in un mondo di vini da vitigni PIWI ancora molto acerbi (leggete tendenti all’aspro) lui si distingue per piacevolezza, ma non aspettatevi un nettare morbido. Servitelo fresco e col giusto abbinamento gastronomico.
Abbinamento: accostateci cibi succulenti e tendenti alla dolcezza, come un cotechino o una salsiccia cotta (non alla griglia!). E non dimenticate la polenta.

NB noi abbiamo degustato il 2019
Titolato Vernaccia di San Gimignano Docg 2020 – Guicciardini Strozzi
La Vernaccia di San Gimignano non è affatto un vino facile da scegliere, in bocca spesso è tagliente, ma quando ben fatto vale la pena inseriro nella propria wine list. Qui abbiamo 90% Vernaccia e 10% Chardonnay, per un vino che al naso regala frutto maturo, in bocca persistenza ma soprattutto dinamicità, per solleticarvi con diverse sensazioni in pochi istanti.
Abbinamento: coniglio in umido, verdure fritte alla toscana, pasta alla gricia per un incontro interregionale.

Etna Bianco Doc 2020 – Tenuta delle Terre Nere
Paglierino carico e lucente. Note fragranti di agrumi (lime, cedro), frutta gialla croccante su soffi delicatamente minerali. Al sorso è teso, salino e agile, con ottima bevibilità. Da uve Carricante, Catarratto, Grecanico e Minnella provenienti da vigne coltivate a un’altitudine tra i 600 e i 900 metri sul livello del mare. Solo acciaio prima dell’imbottigliamento.
Abbinamento: ottimo coi crostacei, strepitoso col pesce.

Cirò Bianco Doc Diversamente 2017 Greco Bianco – Tenuta del Conte
Uno vino diverso lo è di certo, questo Cirò bianco da lunga macerazione, che non subisce filtrazioni o chiarifiche. Complesso, profondo al naso come in bocca, questo bianco colpisce immediatamente nel calice per questo giallo dorato carico, che fa presagire grandi emozioni. E non delude, tutt’altro, si conferma un bellissimo vino per quei profumi e aromi di Mediterraneo, dove si percepisce la zagara, la salinità miste al cedro candito. Un vino di spessore in bocca, con finale lungo.
Abbinamento: ottimo coi formaggi semistagionati, ve lo suggeriamo con la pasta ai ricchi di mare freschi. Una vita mai più senza!

Isola dei Nuraghi Igt Fàula 2019 -Azienda Vinicola Adriano Dessena
Da uve Arvisionadu, un vitigno autoctono a bacca bianca della Sardegna, che ha rischiato l’estinzione (appena 20 ettari nella regione storica del Goceano, nei comuni di Bono e Benetutti), nasce questo vino raro e particolare. Affinato in barrique per 6 mesi, questo bianco si contraddistingue per profumi di frutta secca, frutta gialla matura e un profilo minerali netto. Il sorso è sapido, ampio e strutturato. L’abbiamo scoperto e assaggiato durante la presentazione dell’ultima guida di Doctorwine, presentata a Milano presso il Principe di Savoia.
Abbinamento: assolutamente con gli spaghetti alla bottarga di muggine! Tutto il resto è noia.
