Vini, drink e liquori per Pasqua

Torna La La Selection in occasione dei pranzi di Pasqua e Pasquetta: ogni occasione è buona per farvi conoscere qualche vino (e non solo) che ci è piaciuto, proponendovi un food pairing per non sbagliare con i vostri ospiti e le vostre papille.

Ciàcoe Torchiato di Fregona Docg Colli di Conegliano – Cà di Rajo

Non potevamo iniziate la nostra selezione cl Torchiato di Fregona, tra i grandi passiti italiani ideali per la Pasqua. Il nome “Ciacoé” significa in dialetto veneto “chiacchiericcio”, un modo conviviale di “ciacolare” assieme agli amici. Il torchiato di Fregona ha una storia di centinaia d’anni: una leggenda del 1600 racconta di un agricoltore che trovo il modo di far maturare l’uva appendendola alle travi del granaio. L’uva durante l’inverno appassì e si addolcì. A primavera l’agricoltore decise di spremerla con un torchio, lasciando il mosto a fermentare in piccole botticelle. Ne ricavò un vino passito che decise di offrire alle feste. Da allora, tutte le famiglie di Fregona, iniziarono a produrre il proprio torchiato, tramandando di generazione in generazione la propria tecnica. Oro antico lucente, profumi di albicocca sciroppata, datteri, frutta secca, tra cui emerge la mandorla. Al palato è dolce, con buona freschetta e sapidità in chiusura.

Abbinamento: ottimo con la colomba pasquale, con la pasticceria secca o come vino da meditazione anche da solo, purché si abbia un’ottima compagnia ciarliera.

Ciàcoe Torchiato di Fregona Docg Colli di Conegliano – Cà di Rajo

Trebbiano Campinovi 2018 Toscana Igt – Dievole

Non troverete facilmente un altro 100% Trebbiano, questo poi ha dei richiami al Riesling Renano che vi faranno vibrare. Fermentazione spontanea in tini di cemento grezzo, 12 mesi di invecchiamento di botti grandi di rovere francese e 3 mesi in bottiglia. Il risultato è un mix di note di idrocarburi e miele. Servitelo fresco.

Abbinamento: ce lo immaginiamo con dei formaggi erborinati o carni bianche. La chiusura spinge sulla frescehzza, perciò una pietanza non invadente ma con un accenno di succulenza vi covincerà.

Trebbiano Campinovi 2018 Toscana Igt – Dievole

Trentino Doc Bianco Riserva 2018 Conte Alessandro 2018 – Tenute Sajini Fasanotti

Se amate i bianchi e volete pasteggiarci, Conte Alessandro fa per voi: corposo, persistente, profumato, un vino dalla personalità spiccata da servire ben fresco, un rosso vestito di bianco. Chardonnay, Sauvignon, Incrocio Manzoni, apre con note agrumate per voi avvolgere il naso nella frutta esotica. La freschezza non gli manca, ma nemmeno il tenore alcolico: servitelo fresco.

Abbinamento: antipasti vegetariani, anche aspargi volendo. Piatti trentini speziati senza dubbio, i formaggi a pasta molle sempre.

Trentino Doc Bianco Riserva 2018 Conte Alessandro 2018 – Tenute Sajini Fasanotti

Pinot Bianco Alto Adige Doc 2021 – Plötzner

Dimenticate i Pinot Bianchi anemici da servire freddi per dimenticarne il ‘piattume’ aromatico. Quello di Plötzner evoca tiglio e pesca, profumi che nascono nella vigna di Pinot Bianco più antica della regione. Posateci sopra il naso ancora e ancora. Potreste confonderlo con uno del Collio, ma l’identità del vigneto è inequivocabile.

Abbinamento: anche da solo per un aperitivo, ma se proprio proprio volete cucinare, risotto, pesce e osate anche qualche ricetta agli asparagi.

Pinot Bianco Alto Adige Doc 2021 – Plötzner

Schiava 2021 Kristplonerhof Alto Adige Doc 2021 – Rottersteiner

I vini rossi stanno crescendo in Alto Adige, complice un palato che cerca bevute più sottili ed eleganti. La Schiava si sta nobilitando da alcuni anni, ed è una vera scoperta: fatta con attenzione, ha una complessità non travolgente, qualcuno l’ha definito un vino innocente. Questa è coltivata su un vecchio impianto a pergola. Mora e mirtillo speziati sarà quello che troverete nel bicchiere. Potete servirla ad un grado più basso. Fresca è fresca perciò l’abbinamento gastronomico è consigliato.

Abbinamento: noi l’abbiamo bevuta, udite udite, con una fiorentina al sangue. Si, perchè la carne chianina in realtà non deve essere coperta dal vino, e la Schiava ci si posa perfettamente. Pesce accompagnato da qualche erba aromatica (che non viri sull’amaro però) va bene ugualmente.

Schiava 2021 Kristplonerhof Alto Adige Doc 2021 – Rottersteiner

Rosolio al Bergamotto – Italicus

Chi ha detto cocktail? Dov’è scritto che si può pasteggiare solo con il vino? Ormai anche il drink è sdoganato. Questo rosolio, apparte per la bellezza della bottiglia che dona eleganza al vostro arredo, è una scoperta per due motivi: al naso la freschezza del bergamotto stuzzica la bevuta, in bocca sia in purezza che miscelato con acqua tonica, non fa rimpiangere un buon gin. Ma noi lo abbiamo bevuto in un altro modo…

Abbinamento: in purezza con ghiaccio godetevelo per un aperitivo o con dei gamberoni alla griglia. Ma noi lo abbiamo bevuto a tutto pasto e dopo pasto con 1 parte di Italicum e 3 parti di sparkling water (in inglese fa più drink). Zero botta alcolica, e una bevuta rinfrescante e profumata.

Rosolio al Bergamotto – Italcum

Limoncello – Deta Distillerie

Detesto vedermi servire un triste bicchierino mezzo congelato di limoncello dopo un buon pasto, che appena si scalda un briciolo senti solo lo zucchero del liquore. Quello firmato Deta invece sa di limone senza eccessi dolci che chiamano solo la sete anzichè la digestione. Questo sa di limone, senza retrogusto amaro, presagio di materia prima di buona qualità.

Abbinamento: dopo pic nic, pranzi da numerose portare, dopo un dessert stucchevole, dopo cena durante la vostra serie tv. Quando volete.

Limoncello – Deta Distillerie