C’è un ristorante sul lago di Garda, sulla strada per San Zeno di Montagna, dalla vista mozzafiato, che nutre gli occhi e il palato di bellezza e gusto. Casa degli Spiriti è molto di più di un ristorante, bensì un luogo di emozioni, grazie all’accoglienza della famiglia Chignola-Squarzoni e al magnifico panorama ad anfiteatro su tutto il lago di Garda. Una location che si presta a essere scelta per un matrimonio, guidati dalla competenza della Wedding Planner Sara Squarzoni, o per esclusivi momenti privati con la nuova luxury Private Pool, in un’oasi incantata immersa nel bosco che avvolge il ristorante.

Un posto del genere è difficile da raccontare per le sensazioni che suscita, va conosciuto e vissuto, occorre andarci per una cena o un semplice aperitivo. L’offerta da questo punto di vista è ampia, a partire dal Wine Bar Caffè Pasticceria Sky-Line, ideale per un breve pausa, per farsi coccolare dai golosi dolci e gelati preparati ogni giorno o per un aperitivo glamour al tramonto. Dopo un cocktail la naturale conseguenza è quella di fermarsi al Ristorante Bistrot “La Terrazza”, dallo stile casual-chic, dove godere di una cucina della tradizione mediterranea, con qualche profonda incursione in quella locale, che consente di assaporare il meglio del lago.

L’alternativa chic da provare, per gustare una cucina stellata è quella di scegliere il Ristorante Gourmet “La Veranda”, che si è visto – causo più unico che raro – congelarsi la Stella per un’inezia burocratica, che non ha alcun senso con ciò che conta davvero: lo stile della cucina. In un clima raffinato e un servizio elegante, è qui che si può godere della vista più bella, con un giardino panoramico che svetta sul lago di Garda a 360°, sul cui sfondo c’è la città di Verona. In sala c’è sommelier Lorenzo Chignola, che cura la selezione delle 900 referenze di vino, mentre in cucina lo Chef Federico Chignola, suo padre, che con l’altro figlio Filippo, appena 19 anni, si cimenta con stile con una cucina che si concentra sull’essenza del territorio e sui prodotti locali, con interessanti incursioni creative.

La cucina è netta, precisa in maniera millimetrica, con pochi ingredienti per piatto, ma dai sapori chiari, netti, come “Lo gnocco di patate, ristretto di peperone e grana di pecora”, contraddistinto da un’esplosione di gusto, che rimane a lungo sul palato, o “I bigoli di pasta fresca con olio, aglio, ricci di mare e bottarga”, intensi, aromatici, meno sapidi di quanto si possa immaginare, grazie al riequilibrio gustativo della pasta.
Tra i piatti da “tuffo al cuore”, vincono le “Capesante scottate con uno zabaglione salato allo zaffereno, con tartufo nero e guanciale croccante”, che colpiscono per profondità gustativa e un impatto da montagne russe in bocca, grazie al gioco tra speziatura, consistenze, aromi, e sapidità. Assolutamente da provare.

Tanti i cavalli di battaglia dello Chef Chignola, che rimangono spesso in menù come lo “Lo Sgombro alla puttanesca, bufala e olive taggiasche”, un piatto dai sapori autentici ed intensi che previlegia l’uso del pesce azzurro particolarmente ricco di grassi polinsaturi (detti grassi buoni) che gli conferiscono un sapore deciso e gustoso accompagnato da un sugo a base di pomodoro, olio d’oliva del Garda, aglio, polvere di olive nere, capperi e origano. C’è poi da segnalare tra i grandi classici del ristorante, il “Risotto mantecato con burro aromatizzato al lime e rosmarino, anguilla laccata al Teriyaki e succo di crostacei”, un piatto che avvicina al Garda con delle sfumature orientali, un ricordo dei viaggi dello chef con la mia famiglia.